ITALICI

 

 

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Sono numerosissimi i popoli che hanno abitato la penisola italica nell'età arcaica e numerosi sono i tentativi di raggrupparli in gruppi omogenei sulla base di tratti comuni.
Per quanto siano noti molti diversi nomi dei vari gruppi (apuli, etruschi, latini, osci, piceni, sabini, sanniti, ecc.), salvo casi particolari, come ad esempio gli Etruschi, è altrettanto difficile definirli sulla base di caratteristiche uniche e peculiari.
 
 
Combattimento
Come tutte le culture arcaiche, gli italici erano comunità guerriere dove i nobili e i cittadini più facoltosi si dedicavano alla guerra equipaggiandosi al meglio delle loro possibilità.

Non ci sono fonti accurate sulle tattiche militari arcaiche, ma è certo che (intorno al VII aC), man mano che si intensificavano i contatti con il mondo greco, anche le tecniche di combattimento oplitico abbiano cominciato ad essere adottate in maniera più o meno diffusa.

Chiaramente le comunità isolate che vivevano in zone impervie avranno sviluppato tattiche più adatte a truppe leggere in modo da sfruttare al meglio la natura del territorio.
Durante le guerre sannitiche (IV-III aC), ci sono testimonianze dell'utilizzo con successo, di formazioni versatili e mobili in confronto a quelle falangitiche degli avversari romani. Da quì, infatti si presume, l'inizio della ristrutturazione dell'esercito romano in una forma più versatile (Legione manipolare).
 
Dal III secolo, in molte occasioni, gli italici hanno affiancato le legioni romane per combattere contro nemici comuni.
I resoconti dell'epoca indicano le operazioni svolte dalle legioni di romani o di soci italici senza particolari specifiche nelle tattiche; sembra quindi lecito ipotizzare una struttura militare analoga e quella romana (vedi Roma Repubblicana).
 
 
Armamento
In età arcaica l'armamento dei nobili consisteva in un elmo a calotta semplice (Villanoviano, Negau, ecc.), una piastra a protezione del petto (cardiophilax), uno scudo, delle lame corte, asta da mischia e giavellotti.
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Successivamente la panoplia cominciò ad arricchirsi di elementi di maggior pregio, spesso in stile ellenistico.
Anche nelle comunità che non adottavano in maniera estesa la struttura oplitica, i nobili erano sicuramente equipaggiati con armi ed armature di stile greco.
 
Oltre alla panoplia "ellenica" era largamente utilizzata una tenuta composta da elementi più tipicamente italici: elmi di tipo italico o italico-ellenico, cardiophilax (sia circolari che quadrati) e altre protezioni per il petto (come la nota armatura "a tre dischi" o la cosidetta "corazza bivalve"), cinture metalliche a difesa dell'addome, schinieri, ecc..
Inoltre, era largamente utilizzato uno scudo lungo, detto genericamente "scutum italico", di legno, convesso e spinato; da questo scudo nascerà poi quello reso famoso dei legionari romani.
L'armento è completato da spada (lama corta dritta o curva tipo kopis), giavellotto e asta da mischia.
 
Come sempre, truppe leggere armate con armi da getto e guerrieri a cavallo completavano gli eserciti.



GUERRIERI
 
 
- OPLITA
Sono i cittadini più facoltosi, in armamento pesante.
 
Armamento
- Daga
- Hoplon
- Spada C. o Spada [Add. Avanzato]
- Hasta (Lancia o Lancia corta [richiedono Add. Speciale])
- Armatura Pesante [Add. Speciale]
 
 
 
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- GUERRIERO
 
Armamento
- Daga e Giavellotto
- Scudo (Scutum italico o scudo)
- Spada C. o Spada [Add. Avanzato]
- Hasta (Lancia o Lancia corta [richiedono Add. Speciale])
- Armatura Leggera
 
 
- TRUPPE LEGGERE
Si tratta di guerrieri equipaggiati in maniera improvvisata con armi da getto; hanno compiti di schermaglia e protezione dei fianchi.
 
Armamento
- Daga e Giavellotto
- Scudo piccolo (Parma)
- Arco o Frombola [richiedono Add. Speciale]
 



ANNOTAZIONI SPECIFICHE
 
Etruschi
Questo popolo è sicuramente tra i più noti ed importanti dell'italia pre romana.
Prima degli altri hanno raggiunto notevoli livelli nelle scienze, nella cultura e nelle tecniche di costruzione; per non parlare delle arcane conoscenze nelle arti divinatorie.
Si sono diffusi sul territorio senza una reale mentalità "imperialistica", le comunità si sviluppavano indipentemente mantenndo con le altre rapporti più o meno stretti.
Sono stati un popolo egemone nel centro della penisola fino a quando le comunità rurali dei vicini Latini non hanno cominciato ad organizzarsi e ad imporsi per le loro attitudini guerrriere ed espansionistiche.
E' noto che i romani hanno appreso dagli etruschi tantissimo in materia di scienze, cultura, architettura, guerra, ecc..; ed è altresì noto che, anche dopo la loro scomparsa come entità politica, i loro culti e le loro pratiche esotiche furono largamente in uso anche durante l'età imperiale di Roma.

Combattimento
E' noto che gli Etruschi del VII-VI aC adottassero la formazione oplitica sullo stile di quella ellenica.
La distinzione dei cittadini-soldato avveniva probabilmente in base al rango, per cui i più facoltosi erano, ovviamente, anche quelli meglio equipaggiati; seguivano, armati in base alle loro possibilità, i guerreri delle altre classi sociali.

Armamento
Oltre alla panoplia oplitica di tipo "ellenico", è molto comune l'utilizzo di elmi italici (Negau), cardiophilax (sopratutto circolari), piastre pettorali, ecc.


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Piceni
Localizzati sul versante orientale dell'appennino centrale, fino al litorale adriatico.
Si sa che hanno sempre avuto rapporti contrastanti con i vicini latini e romani; a volte amichevoli e collaborativi, altre volte conflittuali, fino ad arrivare a capeggiare le "Guerre sociali" del I aC.
L'armamento tipico comprende il cardiphilax circolare ed elmi di vario tipo, tra cui un "corinzio-piceno".

E' noto che una unità di frombolieri piceni partecipò alla battaglia di Canne.




Latini e Romani (arcaici)
I latini erano localizzati sulle coste tirreniche del centro sud della penisola (lazio e nord della campania).
Dalle rudi trubù latine stanziate sui Colli Albani e sulle sponde del Tevere emerse una comunità bellicosa e ambiziosa, destinata a conquistare il mondo allora conosciuto, quella dei Romani.
In epoca arcaica avevano caratteristiche analoghe a quelle degli altri popoli italici, anche se l'influenza Etrusca fu particolarmente forte e determinate per il loro sviluppo.



 
Sanniti
I sanniti sono i fieri abitanti dell'appennino centro meridionale.
Hanno dato parecchio filo da torcere ai romani durante le sanguinose "Guerre Sannitiche".
- Abbigliamento tipico: tunica variopinta o monocolore, anche bordata

Combattimento
E' noto che (durante le "guerre sannitiche") combattessero in formazioni tattiche versatili e particolarmente efficaci nelle azioni di incursione e guerriglia adottate sul terreno scosceso dell'appennino.
I migliori guerrieri combattevano in una unità scelta: la Legio Linteata. Questi uomini erano uniti da un solenne giuramento tenuto con un rituale segreto alla presenza di sacerdoti e degli stessi dei; secondo le fonti, l'area sacra destinata al rito era circondata da un recinto di lino da quì, quindi, si presume derivi il nome "linteata".

Armamento
I sanniti, secono gli storici dell'epoca, utilizzavano (oltre a quello lungo) un particolare scutum trapezioidale, in modo da avere una maggiore protezione sulla parte alta del corpo. Inoltre, sembrano tra i primi ad utilizzare una sorta di giavellotto pesante, antenato del pilum romano.

Gli elmi più utilizzati sono quelli di tipo attico e l'armatura a tre dischi (con la cintura metallica) è tipicamlmente associata ai sanniti anche se largamente utilizzata da altri popoli.